E se un bambino, una bambina…

Immaginiamo di parlare con un bambino, una bambina, nel mio caso con mia nipote Elena di 7 anni, e che alla domanda ‘come stai?’ lei mi risponda ‘bene, non benissimo’. E, sollecitata, mi dica che le manca la scuola, i compagni di classe, i nonni, le passeggiate…

In quel momento Elena (così come tutti i bambini) ricorda a noi adulti quanto sia importante, anche per lei, condividere il bagaglio emotivo che sta vivendo in quel momento, le emozioni che prova, senza negarle e senza essere obbligata ad una tossica positività.

Noi adulti possiamo cercare, ad esempio, nel fiore delle emozioni (di Robert Plutchick, l’emozione che ci corrisponde: dando la parola giusta all’emozione diamo significato a quello che stiamo provando e così possiamo accoglierla ed elaborarla perché più abili a distinguere la causa precisa dei nostri sentimenti. Ad esempio, da ‘sono triste’ posso dire ‘in questo momento mi sento triste’, perché noi non siamo la tristezza, noi proviamo la tristezza.

E come possiamo aiutare i bambini, le bambine con cui siamo in relazione?

Prendendo spunto dalla letteratura, da insegnanti, dai miei appunti di quando per due anni sono stata maestra (e il mio progetto dell’anno di prova è stato ‘musica ed emozioni’) e dalle abilità informatiche di Michele, qui uno strumento intitolato ‘Termometri delle emozioni’. Si considerano le 4 coppie di emozioni primarie di Plutchick e il ‘gioco’ è facile:

  1. Scegli l’emozione che in quel momento provi (o che provi in quella determinata situazione)
  2. Dai una temperatura

Condividiamo il bagaglio emotivo dei bambini e delle bambine, per vivere con più consapevolezza questo periodo ‘straordinario’ anche per loro.

Per scaricare i “Termometri delle emozioni” cliccare download!

Autore: Emanuela Chemolli

Emanuela dott.ssa Chemolli, Ph.D. Ha conseguito un dottorato in Psicologia delle Organizzazioni presso l’Università di Verona in collaborazione con Concordia University, John Molson School of Business (Montreal, Canada), un master in Marketing Management Territoriale (Accademia del Commercio e Turismo, Trento) e una laurea in Scienze dell’Educazione, Esperto nei processi formativi (Università di Verona). Ha esperienze lavorative sia nazionali (come trainer comportamentale, ricercatore, consulente aziendale) sia internazionali (ricercatore presso Concordia University, John Molson School of Business – Montreal, Canada; professore universitario presso il Dipartimento di Management e Imprenditorialità, Sawyer Business School, Suffolk University, Boston, USA). Membro della prestigiosa Society for Industrial and Organizational Psychology dal 2010, è esperta di motivazione al lavoro e i suoi argomenti, sviluppati sotto forma di training, consulenza e ricerca sono: Migliorare i risultati personali e aziendali attraverso programmi ad hoc inerenti a leadership e motivazione,essere manager oggi, benessere organizzativo, comunicazione (e disinformazione), felicità, stress lavoro correlato, sviluppo dei talenti e condivisione delle conoscenze, sviluppo dei team.

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