Come stiamo gestendo questa emergenza chiamata Coronavirus? IO CI SONO! Attenzione all’ambiente di lavoro

Il precedente blog si è focalizzato sullo smartworking da parte del manager.

Abbiamo evidenziato che in questa fase di emergenza ci sono almeno 5 aspetti da considerare: uno è lo smartworking, il secondo è quello che possiamo definire attenzione all’ambiente di lavoro.

Ognuno di noi sa, per esperienza, quanto sia bello lavorare in un ambiente pulito e sano. E oggi più che mai. Collaborando con QSA ho avuto modo in questi giorni di condividere con loro l’importanza di mostrare a tutti i nostri collaboratori che ci teniamo alla loro salute. Un modo chiaro e visibile è quello della pulizia, dell’igiene dei luoghi di lavoro.

Sicuramente arieggiare i locali attraverso l’apertura di porte o finestre o comunque creando le condizioni per un ricambio dell’aria è fondamentale.

Come il Ministero della Salute sottolinea, in letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus, inclusi i virus responsabili della SARS e della MERS, possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature fino a 9 giorni.

Allo stesso tempo però le evidenze disponibili hanno dimostrato che i suddetti virus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato. 

Come potete immaginare, questo ambito di sicurezza è più tecnico che umano… certo è che ogni manager vuole il bene dei suoi collaboratori, e quindi darà disposizioni per creare un ambiente salubre.

Nei prossimi giorni scriveremo gli altri aspetti che sono:

  • aspetto relazionale al rientro
  • possibile momento di stress con viva attivazione fisiologica e comportamentale
  • disturbo post traumatico da stress

Autore: Emanuela Chemolli

Emanuela dott.ssa Chemolli, Ph.D. Ha conseguito un dottorato in Psicologia delle Organizzazioni presso l’Università di Verona in collaborazione con Concordia University, John Molson School of Business (Montreal, Canada), un master in Marketing Management Territoriale (Accademia del Commercio e Turismo, Trento) e una laurea in Scienze dell’Educazione, Esperto nei processi formativi (Università di Verona). Ha esperienze lavorative sia nazionali (come trainer comportamentale, ricercatore, consulente aziendale) sia internazionali (ricercatore presso Concordia University, John Molson School of Business – Montreal, Canada; professore universitario presso il Dipartimento di Management e Imprenditorialità, Sawyer Business School, Suffolk University, Boston, USA). Membro della prestigiosa Society for Industrial and Organizational Psychology dal 2010, è esperta di motivazione al lavoro e i suoi argomenti, sviluppati sotto forma di training, consulenza e ricerca sono: Migliorare i risultati personali e aziendali attraverso programmi ad hoc inerenti a leadership e motivazione,essere manager oggi, benessere organizzativo, comunicazione (e disinformazione), felicità, stress lavoro correlato, sviluppo dei talenti e condivisione delle conoscenze, sviluppo dei team.

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