Effetto persona e 6 comportamenti di ascolto attivo

Mai sentito ‘EFFETTO PERSONA’?
Quando un medico misura la pressione sanguigna a un paziente, i valori sono del 20 per cento più alti rispetto alle misurazioni effettuate dal paziente a casa sua. Questo effetto viene chiamato ‘effetto camice bianco’.

La neurofisiologia mostra che quando una persona è veramente in ascolto, si abbassa la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna; se invece non ascolta, battito cardiaco e pressione possono aumentare. L’atto di rispondere a una domanda è, ad esempio, una forma di ascolto; rifiutarsi di dare risposta è in genere una forma di non ascolto. L’effetto persona comporta che quando parliamo a qualcuno la nostra pressione sanguigna aumenta, quando invece ascoltiamo diminuisce.

Anche il nostro corpo ascolta. Come possiamo mostrare all’altro che stiamo ascoltando attivamente?
Rispondiamo a queste 6 domande per renderci consapevoli di quanto veramente ascoltiamo.

  1. Quando ascolto qualcuno cerco di leggere anche il suo linguaggio non verbale?
  2. Riesco a manifestare interesse in chi parla (ad es. cenni con la testa, domande di approfondimento)?
  3. Riesco a focalizzarmi sulla globalità del discorso anziché sulle singole parole, ponendomi la domanda “Quale messaggio mi sta trasmettendo?”
  4. Riesco a resistere alla tentazione di offrire le mie idee e conclusioni senza aver prima sondato l’opinione degli altri?
  5. Mentre l’interlocutore parla riesco a focalizzarmi sull’ascolto senza distrarmi per pensare alla risposta?
  6. Tendo a riformulare il messaggio ricevuto quando ho dei dubbi (“Se ho capito bene mi stai dicendo che……!”)? Oppure a sintetizzarlo: (“In sintesi mi stai dicendo che……….”?)

Autore: Emanuela Chemolli

Emanuela dott.ssa Chemolli, Ph.D. Ha conseguito un dottorato in Psicologia delle Organizzazioni presso l’Università di Verona in collaborazione con Concordia University, John Molson School of Business (Montreal, Canada), un master in Marketing Management Territoriale (Accademia del Commercio e Turismo, Trento) e una laurea in Scienze dell’Educazione, Esperto nei processi formativi (Università di Verona). Ha esperienze lavorative sia nazionali (come trainer comportamentale, ricercatore, consulente aziendale) sia internazionali (ricercatore presso Concordia University, John Molson School of Business – Montreal, Canada; professore universitario presso il Dipartimento di Management e Imprenditorialità, Sawyer Business School, Suffolk University, Boston, USA). Membro della prestigiosa Society for Industrial and Organizational Psychology dal 2010, è esperta di motivazione al lavoro e i suoi argomenti, sviluppati sotto forma di training, consulenza e ricerca sono: Migliorare i risultati personali e aziendali attraverso programmi ad hoc inerenti a leadership e motivazione,essere manager oggi, benessere organizzativo, comunicazione (e disinformazione), felicità, stress lavoro correlato, sviluppo dei talenti e condivisione delle conoscenze, sviluppo dei team.

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