Chiudiamo gli occhi. Richiamiamo alla mente il volto di nostro padre, o di quella figura che noi riteniamo padre.
La gratitudine può rendere la nostra vita più felice e più soddisfacente. Quando proviamo gratitudine, traiamo beneficio dal ricordo piacevole di un evento positivo della nostra vita e questo ci aiuta a far diminuire lo stress. Inoltre, quando esprimiamo la nostra gratitudine agli altri, rafforziamo il nostro rapporto con loro. A volte il nostro grazie è così distratto e veloce da perdere quasi significato. Oggi, con la ricorrenza della festa del papà, proviamo cosa significa esprimere gratitudine in modo profondo e ricco di significato.
Il regalo speciale è scrivere una lettera di gratitudine a nostro padre e consegnargliela di persona. Se non fosse più presente in questo mondo terreno, la scriviamo ugualmente e la leggeremo ad alta voce. La lettera descrive esattamente un fatto, un avvenimento … che nostro padre ha fatto per noi e come questo ha inciso sulla nostra vita. Accenniamo anche al fatto che spesso ci ricordiamo di quel suo gesto.
Scriviamo qualcosa di speciale!
Una volta scritta la lettera, lo chiamiamo e gli diciamo che vorremmo andarlo a trovare, ma senza specificare lo scopo della visita; questo esercizio è molto più divertente se contempla una sorpresa. Al momento dell’incontro, leggiamo con calma la lettera. Osserviamo le sue reazioni e le nostre. Se ci interrompesse, preghiamolo di ascoltare fino alla fine. Dopo avere letto la lettera (parola per parola), possiamo abbracciarlo e parlare del contenuto. Va bene anche una telefonata o, al limite, inviare la lettera; tuttavia l’effetto migliore si ottiene con la “lettura dal vivo”.
Se il nostro papà ci vegliasse dall’alto, dopo aver scritto la lettera, andiamo in un luogo calmo, tranquillo, speciale e dedichiamo almeno 5 minuti alla lettura ad alta voce della lettera. Lui, in quel momento, ci starà ascoltando…